Vince la ricetta scrapposa di Moniaf!
monia scrivimi per avere il prossimo sketch! lara.versari[@]gmail[.]com!
Vince la ricetta scrapposa di Moniaf!
monia scrivimi per avere il prossimo sketch! lara.versari[@]gmail[.]com!
pronte? ecco il nuovo sketch:
e le bellissime interpretazioni delle nostre “maghette scrapperine”:
SIMONA
IRENE
VALENTINA
SERENA
EMANUELA
LILITH
ENRICA
MERY
e la nostra GD KATRINA!
Avete tempo fino a mercoledì 3 luglio!
In questa calda giornata di meta’ giugno vi annunciamo la vincitrice dello sketch per LO #69
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è DANIELA con questa pagina:
*applausi* scrivi a Simona per avere il prossimo sketch da interpretare!! Questo l’indirizzo: kayscarpetta74[at]hotmail[dot]com
e vince con questa bellissima card…
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la nostra moniaf! scrivimi qui: lara.versari[@]gmail[.]com per avere il prossimo sketch!
Buongiorno a tutti!!!
Chi mi segue sul blog ha letto che questa volta ho fatto una tag “piatta”. Cosa vuol dire? Che ho volutamente deciso di impiegare per la realizzazione solo inchiostri, timbri e penne gel. , nessun tipo di abbellimento tridimensionale.
Cominciamo. Intanto questa volta ho usato una tag King Size. Avevo bisogno di spazio superiore al solito.
Primo passaggio è stato quello di embossare a caldo le mongolfiere. Per farlo ho seguito questo classico procedimento.
Ho timbrato il motivo scelto con inchiostro versamark (un particolare inchiostro che timbra il motivo e lo rende in un certo senso colloso per accogliere la polvere nel passaggio successivo).
Ho ricoperto la timbrata con abbondante polvere da embossing (una polvere che reagisce al calore). Poi ne ho tolto l’eccesso.
A questo punto con un phon da embossing ho scaldato la polvere fintanto che si è asciugata
Alla fine seguendo lo stesso procedimento ma con polveri di colore diverso ho timbrato altre due mongolfiere. Il fatto di aver embossato a caldo le mongolfiere mi consentirà di lavorare con gli inchiostri avendo quelle zone” resistenti “ ai colori. Che significa? Questa tecnica si chiama appunto Resist. La consistenza, diciamo gommosa, della polvere da embossing asciutta non consente ad altri prodotti, vedi inchiostri o acrilici ad esempio, di aderire in quei punti.
Ora su un tappetino craft mettete del distress (giusto tamponando il tappetino con un solo colore) e poi spruzzate dell’acqua.
Prendete la tag e appoggiatela dalla parte che dovete colorare sul tappetino. Otterrete questo effetto
Questo stesso passaggio fatelo con tutti i colori che desiderate, avendo cura di asciugare ogni singolo colore prima di passare al successivo.
Passiamo alla fase tre. Prendiamo uno stencil e appoggiamolo sulla tag. Tamponiamo con distress stain, togliamo la maschera e asciughiamo
Per accentuare l’effetto splash sulla mia tag ho optato per un quarto passaggio con delle tamponate dirette.
Per farlo esercitatevi prima su un foglio di brutta. Prendete il distress stain e con un colpo secco picchiate contro il foglio. Vi dovrebbe venire una macchia schizzata. Dovete trovare la giusta dose di forza, per questo dovete fare dei tentativi prima.
Passiamo ora al testo. Timbrate le parole che desiderate mettere in evidenza. Per dare risalto e tridimensionalità all’insieme, pur restando fedeli al principio della tag “piatta”, ho ripassato sia il testo che le mongolfiere profilandole con una penna gel bianca a punta grossa.
A completare il mio insieme ho messo delle timbrate di piccole mongolfiere qua e là. Quando si fanno questi lavori piatti, senza cioè avvalerci di abbellimenti o altri orpelli, è importante timbrare i motivi facendoli fuoriuscire dalla superficie che stiamo facendo. Questo aiuta a dare movimento.
Sempre nell’intento di aumentare l’effetto volume ho passato i bordi di tutta la tag con distress Walnut Stain (questo è un colore di distress classico in scatoletta), non è il distress stain in boccetta. Non fate confusione :O)))
Per finire vi racconto come ho colorato il nastrino. Stendete il nastrino sul tappetino craft, poi macchiate in maniera scomposta con distress paint. Asciugate bene con il phon da embossing. Ora questa parte trattata con distress paint vi fa da resist. Passate quindi un altro colore con distress stain, stropicciate e asciugate ancora una volta.
Eccola qui la nostra tag finita
Spero vi sia piaciuto passare un pochino di tempo con la nostra tecnica. Vi aspettiamo al prossimo post, intanto un bacio a tutti.